Installazioni artistiche e lampadari di Murano: la fusione tra arte e design

L'incontro tra installazioni artistiche e vetro di Murano, in particolare lampadari di Murano, ha sempre dato vita negli anni a una sinergia straordinaria, dove l'arte e il design si fondono in un connubio unico. Questo connubio va oltre la mera funzionalità degli oggetti illuminanti, trasformando gli spazi in cui sono collocati in scenari avvolti da un'atmosfera di raffinatezza e bellezza.

Un'immersione nel mondo incantato del vetro di Murano

Siamo allora pronti per un viaggio attraverso un mondo unico, in cui la millenaria tradizione vetraria di Murano s'incontra con l'effervescenza della contemporaneità. Questa unione crea opere d'arte illuminate, trasformando gli ambienti in scenari sofisticati ed eleganti. Il Museo del Vetro di Murano diventa il nostro portale temporale per eccellenza, guidandoci attraverso settecento anni di storia del vetro muranese. Dai reperti d'epoca romana agli attuali capolavori di fama mondiale, il museo offre uno sguardo approfondito sulle tecniche e gli aspetti intramontabili di quest'arte ancora pulsante e dinamica. Una bussola imprescindibile per capire meglio il rapporto tra le installazioni artistiche e i lampadari di Murano.

L'innovazione del vetro di Murano nel Novecento

Un capitolo fondamentale si apre nel '900, quando il vetro di Murano, attraverso le aziende fondate dai vari maestri vetrai, intraprende la strada dell'innovazione. Le aziende più avanguardiste si uniscono perciò ad artisti e designer, creando connessioni fruttuose. Gli anni '20 vedono l'istituzione di un ruolo mai pensato prima: quello di "direttore artistico". La prima ditta a creare questa nuova figura professionale è la Cappellin & Venini, un passo audace che influenzerà il corso dell'arte del vetro a Murano. Questa novità ispira altre ditte, stabilendo un legame sistematico tra arte, design e l'eccezionale perizia tecnica muranese. Il risultato è una varietà di stili e identità distintive per ogni produttore, evidente nelle opere esposte nelle sale del Museo del vetro di Murano.

Il periodo d'oro: dagli anni '40 agli anni '70

Il secondo capitolo della storia del vetro muranese, dagli anni '40 agli anni '70, è caratterizzato da diverse tendenze e sensibilità. Il vetro pesante, che si era fatto strada alla fine degli anni '30, si sviluppa in forme innovative negli anni '50 e '60. Esempi includono i tessuti vitrei policromi di Giulio Radi per AVEM e i vetri "sommersi" di Flavio Poli per la Seguso Vetri d'Arte. Venini, sotto la guida di Carlo Scarpa e successivamente di Fulvio Bianconi, si distingue per il recupero contemporaneo delle tecniche tradizionali, producendo oggetti di successo che resistono al passare del tempo.

Rinascita delle tecniche antiche e innovazioni: gli anni '60 e '70

Gli anni '60 e '70 assistono invece ad una rinascita delle tecniche antiche coniugate alle moderne innovazioni. La Archimede Seguso si specializza in questo periodo in sperimentazioni con la filigrana, creando vasi a filo verticale con una soffiatura unica. La Salviati, diretta negli anni '60 dal pittore Luciano Gaspari, si dedica a soffiati leggerissimi. Carlo Moretti si distingue nella creazione di arredi da tavola eleganti e coraggiosamente inusuali. La qualità, la precisione della ricerca e la varietà delle sperimentazioni rendono queste produzioni di vetro di Murano della seconda metà del Novecento oggetti di culto per i collezionisti del settore, come i preziosi lampadari di Murano. Insomma, anche per quanto riguarda le installazioni artistiche il vetro di Murano continua a farsi largo nel panorama artistico internazionale, testimone di una tradizione secolare che si rinnova costantemente attraverso collaborazioni innovative e l'eccezionale talento degli artisti e designer che padroneggiano questa materia straordinaria. La storia del vetro muranese, un connubio tra passato e futuro, ci offre un viaggio illuminante attraverso l'evoluzione di un'arte che continua a catturare l'immaginazione di generazioni.


21/01/2024