
La creazione di lampadari e oggetti di Murano è una vera e propria forma d’arte, che merita tutta l’attenzione del caso anche attraverso grandi mostre. Tra queste ultime un bell’esempio ne è l'ottava edizione di Glasstress. Non si tratta solo di una mostra, ma di un'immersione totale nell'arte vetraria. Varcata la soglia dell'Art Space della Fondazione Berengo, il visitatore si trova avvolto da un'atmosfera magica e suggestiva, dove la luce si riflette sulle opere in vetro creando un gioco di specchi e di colori.
Un dialogo tra generazioni
La bellezza di Glasstress sta nel dialogo che si crea tra le diverse generazioni di artisti. Da un lato, i maestri vetrai di Murano, con la loro esperienza e la loro sapienza antica. Dall'altro, gli artisti contemporanei, che portano nuova linfa vitale alla tradizione vetraria con la loro creatività e le loro idee innovative.
Un viaggio attraverso le diverse forme d'arte
La rassegna non si limita solo alla scultura, ma abbraccia diverse forme d'arte, dalla pittura all'installazione. Un esempio è l'opera di Alfredo Pirri, "I Giardini di Murano", che trasforma la fornace in un giardino incantato, dove fiori e frutti di vetro sbocciano tra le rovine industriali. Ogni opera in mostra è un'ode alla bellezza del vetro, un materiale versatile e capace di assumere infinite forme e colori. La "Danza macabra" di Monica Bonvicini, con i suoi scheletri di vetro danzanti, è un esempio di come il vetro possa essere utilizzato per creare opere di grande impatto emotivo.
Un'occasione per scoprire Murano
Glasstress è anche un'occasione per scoprire Murano, la capitale mondiale del vetro. Passeggiando per le calli dell'isola, si possono visitare le botteghe dei maestri vetrai e ammirare da vicino il loro lavoro. Un'esperienza unica che permette di conoscere la storia e la tradizione di quest'arte millenaria. Una bella occasione per ammirare opere straordinarie, lasciarsi sorprendere dalla creatività degli artisti e vivere un'esperienza indimenticabile.
Altri esempi di opere in mostra:
- "Laocoonte" di Bob Wilson: un'installazione che riprende il mito di Laocoonte, sacerdote di Apollo, punito dagli dei con la morte per aver avvertito i Troiani del pericolo del cavallo di Troia.
- "Untitled" di Ai Weiwei: una serie di vasi in vetro che riproducono la forma di barattoli di urina, utilizzati dall'artista come simbolo di protesta contro la repressione in Cina.
- "Vanitas" di Chila Kumari Burman: un'opera che riflette sulla caducità della vita, utilizzando specchi e immagini di fiori e frutti effimeri.
- "Refraction" di Fariba Ferdosi: un'installazione che esplora il tema della rifrazione della luce attraverso il vetro, creando un gioco di specchi e di colori.
La Biennale di Venezia e Glasstress
Glasstress 8 e 1/2 si inserisce nel contesto della Biennale di Venezia, uno degli eventi d'arte più importanti al mondo. La rassegna offre un'occasione unica per approfondire il tema del vetro in chiave contemporanea, creando un dialogo tra le diverse forme d'arte e le diverse culture del mondo.
Un'eredità che continua
La mostra è nata nel 2009 da un'intuizione di Adriano Berengo, con l'obiettivo di promuovere l'arte vetraria e di far dialogare la tradizione di Murano con la creatività degli artisti contemporanei. In questi anni, la rassegna si è affermata come una delle più importanti esposizioni di arte contemporanea in vetro al mondo, contribuendo a rafforzare il ruolo di Murano come capitale mondiale del vetro. L'invito di noi di Edea Chandelier è allora quello di visitare Glasstress 8 e 1/2 e a lasciarsi trasportare dalla bellezza del vetro e dalla creatività degli artisti. Un'esperienza unica che vi rimarrà impressa nel cuore.
03/04/2024