Lampadari di Murano e il loro impatto nel mondo del design

Visitatori da tutto il mondo giungono a Murano per ammirare le affascinanti vetrerie, spesso portando con loro questi capolavori per illuminare le loro case, ristoranti e locali. In un'epoca in cui il design luminoso è essenziale, non sorprende che i produttori di lampadari di Murano siano consigliati in numerosi progetti illuminotecnici. Questi lampadari incarnano l'eleganza della tradizione, combinata con un tocco di modernità. Vediamo che impatto hanno avuto ed hanno nel mondo del design.

La storia dietro l'arte del vetro in questi territori

Il vetro di Murano è da secoli uno dei pilastri fondamentali della tradizione e dell'economia veneziana. Maestri vetrai con una passione innata hanno continuamente sperimentato nuove tecniche di lavorazione, portando il vetro di Murano a livelli di eccellenza mai visti prima. Angelo Barovier, maestro vetraio muranese del 15° secolo, è stato uno dei pionieri di queste tecniche avanzate, segnando l'inizio di un successo che non conosce confini. La Repubblica di Venezia, orgogliosa dei suoi tesori, si affrettò a proteggere i maestri vetrai che sviluppavano nuove modalità di lavorazione, riconoscendo l'arte dietro i loro sforzi. Nel primo Seicento, fu creato il famoso Libro d'Oro, un documento che elencava tutti i membri nobili della comunità vetraria di Murano, servendo da garanzia assicurativa del Doge per preservare queste preziose conoscenze.

Lampadari di design Murano: così si illumina il mondo

Oggi, designer di fama mondiale riconoscono il vetro di Murano come un materiale speciale, unico e inimitabile. Carlo Scarpa, celebre architetto e designer veneziano, iniziò a collaborare con Venini nel 1932, disegnando lampadari che vennero esposti alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano. Le sue opere furono successi straordinari, alcune vendute all'asta per cifre impressionanti. Ettore Sottsass, un altro luminare del design, intraprese anch'egli una collaborazione con Venini nel 1988, creando lampade che sono vere e proprie sculture di vetro. Questi esempi mostrano come il vetro di Murano sia un materiale versatile, in grado di abbracciare design contemporanei resi realtà da una tradizione centenaria. Venini ha anche collaborato con numerosi altri designer e architetti di spicco, come Tadao Ando, Gae Aulenti, Sandro Chia e Giò Ponti, dimostrando la continua attrattiva del vetro di Murano nell'arte e nella cultura contemporanea.

L'Illuminazione globale che non conosce confini

L'attualità dell'uso del vetro di Murano è evidente quando guardiamo ai numerosi locali pubblici che scelgono di illuminare gli ambienti con lampadari creati con questo materiale. Dai mastodontici lampadari di Voltolina che risplendono nel celebre Billionaire ai magnifici design di lampadari in Murano Venini che arredano il frequentatissimo Canteen di Milano, il valore aggiunto di questi pezzi è riconosciuto in tutto il mondo. Persino le sedi di Four Seasons dislocate in vari paesi hanno optato per i lampadari di Murano, sottolineando il prestigio associato ad essi.

Il design Laguna B di Marie Brandolini

Infine, nel panorama dei designer contemporanei che lavorano con questo vetro, non possiamo dimenticare il marchio Laguna B di Marie Brandolini. Nel 1996, Marie rivoluzionò il tradizionale bicchiere muranese, noto come "goto de fornasa," riadattandolo in chiave contemporanea. Standardizzando la sua produzione, creò pezzi di estetica forte e vivace. Ventisette anni dopo, l'innovazione nel design di Murano è più viva che mai, dimostrando che questa arte non si fossilizza nel passato ma si evolve costantemente.

Per chiudere riportiamo un'affermazione del maestro Giorgio Giuman, il quale ritiene che "Solo l'arte può salvare Murano". Il vetro di Murano, con la sua tradizione, la sua bellezza e la sua continua evoluzione, è un simbolo di questa arte, e i giovani designers di questa terra si adoperano costantemente per preservarla e promuoverla, dimostrando quanto tenga alla cultura e alla tradizione che lo circondano.


15/10/2023